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Infertilità

Infertilità si chiama l’ incapacità di concepimento attraverso i contatti sessuali ad esito regolare, naturale e libero dopo un periodo di un anno (oppure 6 mesi per le donne che hanno superato i 35 anni). Inotre, vale a dire che il concetto dell’infertilità non è identico con il concetto della sterilità.

Infertilità e Sterilità

L’ infertilità è un termine che può essere utilizzato nei casi quando le coppie non hanno assolutamente nessuna possibilità con l’uso di qualsiasi trattamento, per ottenere il desiderato concepimento. Invece, il termine “sterilità” può essere usato per ogni coppia di età riproduttiva, anche se apparentemente sia incapace di concepire, in realtà, usando opportune manipolazioni terapeutiche, sono in grado di ottenere una gravidanza.

Dati in Cifre

Secondo l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il 12-15% di tutte le coppie che si trovano all’ età riproduttiva affrontano dei problemi d’infertilità.

Nelle coppie fertili la possibilità di raggiungere un concepimento è il 20-25% al mese.

Una somma che equivale al 70% e dopo un anno di contatti naturali oppure dopo due anni di continui sforzi raggiunge il 85%.

Fattori di una gravidanza normale

Dato che per ottenere una gravidanza viene chiesta la coesistenza di multipli fattori e parametri favorevoli. La procedura regolare degli eventi che portano alla gravidanza è la seguente:

  1. Consegna di un normale ovulo maturo in ogni ciclo mestruale, dall’ovaio alla spinta in tuba.
  2. Riposizionamento dello spermio regolare per quanto riguarda la quantità e la qualità, in profondo della vagina.
  3. Spinta dello spermio nel tratto genitale femminile (cervice, cavità endometriale, tubariche forami e tube) in condizioni favorevoli, finché lo spermio incontri l’uovo in “likitho” della tuba.
  4. Fecondazione dell’ ovulo da parte dello spermio nonché l’impianto dell’embrione in via dello sviluppo in amichevole endometrio. È ovvio che qualsiasi interruzione di alcuni dei detti punti possono causare l’infertilità.

Infertilità maschile e femminile

A questo punto si deve notare che questo problema riguarda ugualmente entrambi i coniugi. Nel 40% dei casi la causa risiede nella donna, nel 40% negli uomini e il restante 20% in entrambi i coniugi. Pertanto, in qualsiasi discussione o manipolazione terapeutica del problema della infertilità è essenziale la partecipazione sostanziale di entrambi i coniugi.

Cause

Cause di infertilità per le donne

  • Disturbi in ovulazione.
  • Lesioni delle tube.
  • Lesioni del cervice.
  • Disturbi che coinvolgono l’utero.
  • Endometriosi.

Cause di infertilità per gli uomini

  • Disturbi dello spermio.
  • Fattori meccanichi: situazioni che possono ostacolare il trasporto dello spermio durante l’eiaculazione – impotenza.

Cause di infertilità di entrambi i coniugi:

  • Combinazione di tutte le cause sopra.
  • Fattori immunologici.

Altre cause

  • Comportamento sessuale inadeguato.
  • Stress, alcol, uso delle sostanze o farmaci.
  • Malattie genetiche.
  • Causa sconosciuta.

Quando si ha la diagnosi appropriata viene proposta la terapia adatta.

Diagnosi

L’indagine di infertilità allo scopo di fare la diagnosi della causa che ha portato alla debolezza di gravidanza è un processo che coinvolge entrambi i coniugi. In breve, i principi fondamentali per l’indagine della coppia infertile sono i seguenti:

Principi fondamentali per l’ indagine dell’infertilità:

Metodo Scopo
Storia Clinica Controllare le possibili cause di infertilità così che la ricerca a seguire le indicazioni specifiche e la frequenza dei rapporti sessuali.
Esame Clinico Controllare l’eventuale presenza di anomalie anatomiche del sistema riproduttivo o di altre malattie.
Esame Biochimico Controllare il funzionamento regolare o irregolare del sistema riproduttivo nonché la presenza di qualsiasi disturbo ormonale o altro.
Metodi Visualizzati Controllare i genitali all’ interno della donna.

 

In preciso, la prima fase dell’approccio diagnostico è la storia clinica relativa ad entrambi i coniugi. Alcuni degli elementi principali che si deve raccogliere durante il riempimento della storia clinica è come ad esempio: malattie attuali o malattie risoluti, interventi chirurgici, stile di vita, la dieta, rischi di lavoro, uso di contraccettivi, precedenti gravidanze, aborti o abrasioni, le malattie sessualmente trasmissibili ecc. Per esempio, qualche informazione utile si può essere ottenuta dalla storia clinica, nonché la sua valutazione, la quale viene riferita qua sotto:

Informazioni Generali

Dati Della Storia Clinica Valutazione Dei Dati
Domande relative ai casi diversi del sistema riproduttivo o malattie Può darsì che siano malattie endocrine (es: tiroide ecc), malattie sistemiche o uso di farmaci che impediscono il concepimento.
La terapia radiante per il cancro Lesione agli organi del sistema riproduttivo.
Assunzione di altri preparati Recente o precedente trattamento ormonale, farmaci che impediscono il concepimento.
Uso dell’ alcol/ fumo Uso eccessivo a volte può creare problemi di fertilità.
Storia di famiglia Si può indicare una predisposizione congenita alla sterilità.
Storia del trattamento precedente di infertilità Determina il successo o l’insuccesso di precedenti manipolazioni terapeutiche nonché può aiutare a differenziare il membro della coppia infertile.

La Storia Clinica Della Donna

Diminuzione del peso corporeo, eccessivo esercizio fisico o una dieta povera Possibili disturbi mestruazioni o amenorrea (anovulazione indicativa).
Storia d’intervento cavità pelvica Lesione agli organi del sistema riproduttivo.
Assunzione di altri preparati Possibili lesioni alle tube.
Irregolarità mestruale Sindrome dell’ovaio policistico, endometriosi o altre condizioni che inibiscono l’ovulazione.
Storia di gravidanze precedenti (con lo stesso coniugo) Possibilità di avere nel frattempo lesioni patologiche e lesioni del sistema riproduttivo.
La storia clinica di madre Probabilmente indica un problema di carattere familiare.
Contraccettivo Alcuni metodi di contraccezione contribuiscono alla sterilità (es: spirali intrauterine causando infiammazione e la distruzione delle tube).

La Storia Clinica Dell’ Uomo

Occupazione/ Viaggi L’esposizione a determinate sostanze, alte temperature, prodotti chimici ecc che si possono contribuire alla scarsa produzione degli spermi, interventi chirurgici, varicocele, criptorchidismo.
Storia del comportamento sessuale Problemi ormonali, erezione inadeguata e via dicendo si possono essere legati con la infertilità.

Esame clinico

L’esame clinico, entrambi ai coniugi allo scopo di indagare le malattie sistemiche o endocrine, sono in grado di fornire delle informazioni sostanziali. Così, ad esempio l’esame della zona del bacino in donne può rivelare dei disturbi in posizione, la forma e le dimensioni dei genitali interni, mentre la diagnosi come ad esempio: varicocele o criptorchidismo nell’uomo, può essere l’inizio della soluzione del problema.

Controllo biochimico

Segue l’esame clinico. Di solito precede un esame in laboratorio generale (esame di sangue, urine, biochimico della tiroide ecc) allo scopo di trovare eventuali malattie sistemiche, come ad esempio: disturbi dell’azione della tiroide, surrene, ipofisi ecc. Per esempio: l’ipotiroidismo (ridotta attività della ghiandola tiroide) il che può causare cicli anovulatori. Dopo il controllo generale di laboratorio, può darsì che includa degli esami aggiunti. Segue un controllo più specifico sul sistema riproduttivo. In particolare:

Τemperatura corporea

La temperatura corporea viene utilizzata per l’indagine l’ovulazione. Nella maggior parte delle donne l’aumento del riscaldamento circa da 36,5οC al 37-37,2οC, si verifica subito dopo l’ovulazione. Questa temperatura è infatti mantenuta per tutta la seconda fase del ciclo mestruale. L’aumento della temperatura dovuta al progesterone che viene prodotta durante questa fase dal corpo luteo. La tecnica di controllo della temperatura consiste alla termometria quotidiana prima dello risveglio mattutino dal primo giorno della mestruazione. La temperatura registrata quotidianamente. Un leggero aumento della temperatura (>0,5°C) circa al 14° giorno del ciclo mestruale probabilmente raggiungere l’ovulazione. Di solito la misura della temperatura ha una durata di 1-3 cicli mestruali ed dai risultati viene suggerito se una donna ha o non ha ovulatori cicli nonché se l’accoppiamento viene al giorno “fertile”, cioè ai giorni vicino all’ovulazione. Ultima misurazione dell’ormone LH nelle urine kit assicura l’esatto giorno dell’ovulazione.

Analisi dello spermio

Per l’indagine del problema delle cause maschili diventa all’inizio un esame dello spermio, con l’aiuto di un esame/controllo (diagramma) dello sperma. In particolare: Diventa un esame microscopico almeno 2 campioni di spermio (entro 1-2 mesi tra gli esami) per il controllo della mobilità, il numero, le dimensioni, la forma e gli altri parametri dello spermio.

Biopsia endometriale

Un piccolo parte del tessuto endometriale richiedere 1-3 giorni prima della mestruazione prevista, per constatare l’effetto soddisfacente di progesterone in tale tessuto. Si tratta di un metodo diagnostico che non viene più utilizzato (in modo efficace).

Esami ormonali

Sono utilizzati per calcolare i livelli degli ormoni e svolgono un ruolo importante nella diagnosi dei disturbi che possono causare l’infertilità, particolarmente ai termini di ipotalamo-ipofisi-ovaie. Le misure tipiche utilizzate sono elencati nella seguente tabella:

Determinazioni ormonali

Determinazione Procedura Valutazione
Livelli LH e FSH Misura del siero Controllo d’ insufficienza ovarica, SOP (Sindrome Dell’ Ovaio Policistico), ipogonadismo Ipogonadotropo.
Motivo LH/FSH Misura del siero SOP
Prolattina Misura del siero Possibile adenoma ipofisario.
Estrogeni (estradiolo) Misura del siero Indicazione funzione ovarica. Controllo alla crescita del follicolo.
Progesterone Dal siero alla seconda fase del ciclo, di solito 21° giorno. Indicazione di ovulazione e normale fase luteale del ciclo.
h CG (sottogruppo b) Nel siero in aggiunto: DIAS, Testosterone (free – totale), SHBG (ormone sessuale globulina legante), androstenedione, inibizione con desametasone Esclusione di gravidanza. Inoltre, un aumento sostanziale della secrezione di androgeni predispone all’ infertilità.

Esame di progesterone

Questo test è utilizzato per studiare l’amenorrea. Per avere le mestruazioni richiede una buona cooperazione di ipotalamici – ipofisi – ovaie. In particolare, si richiede la produzione adeguata e coordinata e la secrezione di GnRH dall’ipotalamo, FSH e LH dall’ipofisi e gli estrogeni e il progesterone dalle ovaie. Inoltre l’endometrio deve rispondere fisiologicamente alle variazioni del ciclo. Durante questo esame, la donna riceve oralmente 10mg. progesterone naturale o sintetico per 10 giorni. Nel caso in cui la donna abbia dell’emorragia (durante l’esame o circa di 1-5 giorni dopo alla fine dell’esame), allora ciò significa che l’esame è positivo. Inoltre, vuol dire che il paziente è effettivamente anovulatorio, però dal altro canto mostra anche un sistema riproduttivo il quale funziona bene dal livello dell’ipotalamo fino al livello dell’endometrio. La cosa più principale è che la donna ha le ovaie funzionali, dato che ci si producono degli estrogeni (senza di loro non si può avere dell’emorragia durante l’esame). Dunque, sono necessarie per indagare le cause di anovulazione. Se non c’è emorragia, l’esame va considerato come negativo. Poi la diagnosi va direttamente ai problemi anatomici dell’utero e funzionali dell’endometrio cioè, in qualsiasi eventuale causa che crea la secrezione dei estrogeni dall’ovaio.

Metodi visualizzati

Questi metodi sono destinati ad esplorare possibili anomalie anatomiche del interno sistema riproduttivo femminile. In linea di massima va tutto scritto nella tabella seguente.

Tipi dei esami visualizzati

Ecografia Metodo non invasivo. Utilizzando le onde sonore va stimata la dimensione e la forma del sistema riproduttivo. Estremamente utile nella diagnosi dei problemi ovarici e al controllo dello sviluppo dei follicoli.
Laparoscopia Tramite l’incisione addominale nel bacino entra un dispositivo speciale che permette una panoramica immediata degli organi genitali interni. Particolarmente utile nei casi di lesioni delle tube o di endometriosi. Può essere anche combinato con interventi di riabilitazione dei eventuali lesioni.
Isteroscopia Controllo all’interno dell’utero.
Isterosalpingografia Iniezione di mezzo di contrasto nella cavità uterina e controllo radiologico delle tube e utero.

Utilizzando tutto quanto sopra tramite dei mezzi paraclinici e clinici, l’approccio diagnostico dell’infertilità diventa più facile. Spesso viene notata l’esistenza dei diversi problemi (es: cicli anovulatori alle donne e mobilità diminuita dello spermio agli uomini).

Terapia

I parametri che influenzano la terapia:

Molti parametri possono influenzare la fertilità di una persona senza necessariamente inerente l’uso di farmaci per la terapia dell’infertilità. Innanzitutto, il successo nel senso di gravidanza sana, dipende da molti fattori, tra cui:

  • L’ età.
  • La vera causa del problema dell’ infertilità.
  • La qualità del laboratorio embrionale (correlazione con il numero dei embrioni disponibili).
  • La qualità degli interventi clinici (Es: la raccolta dell’uova artificiale e il trasferimento dei embrioni).
  • La compatibilità tra l’embrione e l’ utero.
  • Il tipo delle preparazioni farmaceutiche che saranno utilizzate per la terapia (effetto sul numero dei follicoli, uova ricevuta ecc.).

Nel corso degli anni, gli sforzi di crescita e di sviluppo nel campo della terapia farmacologica in formulazioni che agiscono FSH (ormone del follicolo stimolante) si sono concentrati al controllo dei parametri specifici, per far sì che aumenti le possibilità di ottenere una gravidanza, come ad esempio:

  • L’ eliminazione di proteine contaminanti
  • L’ aumento sostanziale della stabilità della sostanza attiva da lotto al lotto
  • L’ aumento (miglioramento) sostanziale dell’attività specifica del preparato
  • L’ aumento (miglioramento) sostanziale della purezza del preparato
  • L’ aumento della sua sicurezza

Due punti della terapia dell’infertilità sono fondamentali per il miglioramento della stimolazione ovarica, cioè per la probabilità di gravidanza:

  • Farmaci efficaci per un controllo preciso della stimolazione ovarica.
  • La possibilità della personalizzazione della terapia, per far sì risponda alle esigenze particolari di ciascun paziente.

A questo punto, vale a dire che questo ha fatto la differenza più grande negli ultimi venti anni e su questa base si ritiene che si svolgeranno ancora maggiori risultati nel campo dell’infertilità. Fino agli anni ’80, gli ormoni che venivano usati come un farmaco per la terapia dell’infertilità venivano esportati dalle urine delle donne in menopausa. Migliaia di coppie usavano con grande successo gli ormoni esportati da questo metodo. Nei primi anni ’80, è scoperto che era possibile la produzione degli ormoni attraverso un processo innovativo che coinvolgono l’acido desossiribonucleico geneticamente ricombinato (DNA). Questa scoperta, conosciuta come la tecnologia del DNA ricombinata o biotecnologia, ha agito come un catalizzatore di concentrarsi su nuovi modi di produzione dei farmaci necessari per trattare l’infertilità, fornendo in tal modo una migliore efficienza e l’efficacia del principio attivo contenuto in modo più uniforme attivo tra i diversi lotti, più facile al processo della terapia, la depurazione e la maggiore sicurezza. Il trattamento dell’infertilità femminile viene diviso in tre fasi le quali corrispondono in tre fasi successive. In molti casi, il primo passo può avere successo e così non saranno necessari i seguenti passi, i quali sono:

Passo Primo: Il trattamento con l’aiuto di clomifene citrato.
Passo Secondo: Il trattamento con l’aiuto di gonadotropina per provocare l’ovulazione.
Passo Terzo: Il trattamento con l’aiuto di gonadotropine e l’attuazione di ART (tecniche di riproduzione assistita).

Storia (storico)

Gli ormoni che sono controllati dall’ipotalamo, ipofisi e ovaie regolano il ciclo riproduttivo della donna. Se questo controllo non funziona correttamente, l’ovulazione va interrotta o non avviene. Disturbi ovulatori sono caratterizzati dall’anovulazione (completa assenza di ovulazione) o l’ovulazione rara o/e irregolare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha adottato una ripartizione delle donne anovulatorie sulla base del metodo:

Donne del gruppo I: grave insufficienza dell’ipotalamo – ipofisi. Presentano emorragia e non producono le due necessari gonadotropine: cioè, il follicolo (FSH) e l’ormone luteinizzante (LH).

Donne del gruppo II: presentano disfunzione dell’ipotalamo – ipofisi e quindi mostrano una serie dei disturbi tra cui: emorragia, oligomenorrea, scarsità della fase luteale ecc.

Circa il 97% delle donne anovulatorie incluso in questo gruppo. Qui includono anche le donne che soffrono della malattia policistica ovarica (PCOD), malattia che è spesso caratterizzata da irsutismo, l’obesità, anomalie mestruali, infertilità, e ingrossamento delle ovaie. Questa condizione è considerata che riflette eccessivamente la secrezione dei androgeni di origine ovarica, che in teoria è la causa più comune della disfunzione ovarica.

L’induzione dell’ovulazione mira al ripristino dell’equilibrio ormonale permettendo la realizzazione di monoothilakiorixia. In un tasso più dell’80% delle donne infertili senza disturbi anatomici hanno concesso con successo dei preparativi della fertilità allo scopo di sviluppo dei follicoli. I preparativi per la fertilità che si usano di solito per l’induzione dell’ovulazione sono:

  • Il clomifene citrato che agisce sull’ipotalamo – ipofisi provocando in tal modo l’aumento del rilascio di gonadotropine liberano degli ormoni (GnRH) che a loro volta stimolano il rilascio dell’ipofisi FSH e LH.
  • La gonadotropina (preparativi FSH che agiscono direttamente sulle ovaie le quali promuovono lo sviluppo di follicoli).

Nel Gruppo primo dei paziente di OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per lo sviluppo dei follicoli e dell’ovulazione richiede la somministrazione di due gonadotropine cioè FSH e LH. I pazienti del secondo gruppo di OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è in grado di rispondere al clomifene citrato. In caso di fallimento della terapia del clomifene citrato prosegue con l’uso di preparativi che agiscono alla gonadotropina FSH. Il 80% delle gravidanze cliniche sono realizzate con 4 prove IUI. Ulteriori sforzi non portano qualche differenza statistica alla gravidanza. La somministrazione di FSH per la stimolazione ovarica è stata ritenuta particolarmente efficace. Segue allora la somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG) per l’ovulazione. In molti casi, viene richiesto la co-somministrazione dei diversi sintetici, agonistici o antagonistici ormoni di gonadotropine (GnRH) che agiscono sopprimendo l’ipofisi. Nella fase di soppressione, la terapia viene organizzata ancora più bene e le ovaie sono più ricettivi alla terapia FSH così producono degli ovuli di qualità migliore. Ciò è particolarmente utile per le donne che soffrono dalla sindrome dell’ovaio policistico e che non rispondono alla terapia FSH. Infine, la bromocriptina è una sostanza utile alla terapia di iperprolattinemia (malattia in cui viene notata molta quantità di prolattina nel sangue). Questa malattia va a finire alla soppressione del rilascio di GnRH e contribuisce all’anovulazione. La somministrazione di metformina si rivolge alle donne di 3-4° grado che soffrono dall’ovaio policistico.

Terapia per l’infertilità maschile

Negli ultimi anni c’è stato un interesse intenso medico e scientifico per quanto rigarda l’infertilità maschile. Quindi, la gamma (lo spettro) delle opzioni delle terapie disponibili nei casi di infertilità maschile include:

  • Terapia farmacologica (medicazione)
  • Intervento chirurgico
  • Tecniche di riproduzione assistita (ART)